Red Bull in difficoltà nel GP di Monaco. La RB20 soffre, Newey potrebbe essere la chiave per risolvere i problemi del team.
La pole di Charles Leclerc nel giardino di casa del Principato di Monaco ha interrotto la striscia di otto partenze dal palo consecutive per Max Verstappen con Red Bull, sette delle quali ottenute nella stagione in corso. Nonostante le preoccupazioni degli uomini di Milton Keynes siano spesso ritenute esagerate, questa volta si sono rivelate fondate.
Verstappen e Perez: una giornata difficile
Il profilo basso di Verstappen si è rivelato corretto. La RB20 ha faticato nel circuito stretto e tortuoso di Monaco. Gli ingegneri del team austriaco hanno apportato diverse modifiche alla vettura durante il weekend. Nonostante alcuni miglioramenti, la macchina ha continuato a mostrare difetti significativi. La precisione e l‘handling necessari per affrontare con sicurezza il tracciato non sono mai arrivati.
Non sorprende che, nel weekend più difficile per i campioni del mondo da molto tempo, Sergio Perez sia stato eliminato in Q1, mentre Verstappen si è qualificato al sesto posto. Nel secondo tentativo del Q3, un leggero contatto contro le barriere in curva 1 ha impedito a Max di migliorare il suo tempo.
Il campione olandese ha provato a spingere oltre il limite nel T1, cercando di sfruttare al meglio la sua RB20. Tuttavia, ha esagerato perché voleva recitare il ruolo da protagonista. In F1 nulla è certo, ma pare improbabile che Verstappen possa giocarsi la vittoria partendo dalla terza fila.
Per Sergio Perez, l’obiettivo è la zona punti, cercando di sfruttare eventuali imprevisti. Red Bull dovrà massimizzare il bottino di punti in una delle gare più ostiche del calendario.
Nonostante Max avesse intuito già da venerdì che il weekend di Monte Carlo sarebbe stato complicato, non si aspettava di soffrire così tanto. Dopo le qualifiche, ha ammesso che il team ha provato di tutto ma nulla ha funzionato. In particolare, la vettura non era competitiva nel secondo settore.
Il dettaglio del problematico sabato pomeriggio
Max ha sottolineato che non poteva sfruttare i cordoli perché la RB20 si comportava in modo nervoso. Hanno provato setup più morbidi e più rigidi, ma la monoposto si comportava sempre come un kart. Nell’abitacolo, sembrava di guidare senza sospensioni, incapace di assorbire le asperità dell’asfalto e i dossi.
In particolare nell’ultima curva, Verstappen ha rischiato ripetutamente di finire nel muro. La monoposto era troppo rigida, con evidenti difficoltà nell’inserimento in curva. Un problema grave in un tracciato che richiede precisione chirurgica alla guida.
La presenza di Adrian Newey nel paddock di Monaco ha suscitato sorpresa e speculazioni. Sabato era nel box Red Bull in borghese, ieri con la divisa ufficiale della scuderia. L’ingegnere sta lavorando al progetto Hypercar RB17, ma la sua presenza vicino alla RB20 ha evocato un passato recente, dove annotava ogni dettaglio.
Newey farà parte di Red Bull fino a marzo 2025. È difficile immaginare che assista inerme ai problemi delle sue vetture. Probabilmente, Newey vuole lasciare il team austriaco da vincente. La concorrenza ha chiuso il gap con la RB20 più velocemente del previsto e i titoli iridati potrebbero essere a rischio.
Newey è consapevole di essere il più grande progettista in circolazione e non vuole che il suo curriculum sia macchiato da una sconfitta. Il mutuo soccorso offerto da Newey rappresenta una necessità affinché il progetto RB20 non passi alla storia come una monoposto perdente. Conoscendo la mente geniale dell’inglese, questa ipotesi potrebbe essere verosimile.